Prot. n. 5329/A19 Imola, lì 21 ottobre 2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C.
AL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AI GENITORI
AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
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VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015
(d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
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PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre (per l’a.s. 2015/16 entro il 15 gennaio 2016) dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di
gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
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TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
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Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
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nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento delle competenze disciplinari e di cittadinanza, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI e dei risultati quadrimestrali relativi allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti:
- alunni con bisogni educativi speciali
- risultati di insufficienza in italiano e matematica
- sviluppo delle potenzialità di ogni alunno;
3) le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:
- potenziamento dell’uso lingua inglese
- attività antidispersione e di inclusione per alunni con bisogni educativi speciali
- educazione alla cittadinanza (giorno della memoria, 70°della liberazione, consulta dei Ragazzi e delle ragazze ...);
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il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:
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commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole)
1. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
2. Per i fini di cui al comma 1, le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione é orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.
3. La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso:
a) l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari;
b) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie;
c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.
4. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi da 1 a 3 si provvede nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 201, nonché della dotazione organica di personale amministrativo, tecnico e ausiliario e delle risorse strumentali e finanziarie disponibili.
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commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento
dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):
si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
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valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
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potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
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sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
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sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
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alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
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potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport,
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sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
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prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
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potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio
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valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,
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valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
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alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali
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definizione di un sistema di orientamento.
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente una graduale modifica degli ambienti
di apprendimento (classi 2.0, aule dedicate, aule multifunzionali, aule con arredi componibili) che consenta l’adozione di
un’organizzazione e di una didattica flessibile al fine di migliorare la relazione tra docenti e studenti e tra gli studenti stessi,
in un’ottica di superamento della didattica trasmissiva.
Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 7 unità:
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nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso A043 per il semiesonero del primo collaboratore del dirigente; i posti restanti verranno utilizzati per la realizzazione di progetti inerenti l’innovazione metodologico-didattica, la continuità didattica, l’inclusività;
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nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe per la scuola secondaria di 1° grado;
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dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, commissioni trasversali. Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento/commissione;
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per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: 5 amministratori amministrativi e 1 DSGA.
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commi 10 e 12 (programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti)
10. Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell'autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio.
12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
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comma 20 (Insegnamento Lingua Inglese nella scuola Primaria):
20. Per l'insegnamento della lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell'ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all'insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione nell'ambito del Piano nazionale di cui al comma 124.
e) commi 56-59 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale)
56. Al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga.
57. A decorrere dall'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, le istituzioni scolastiche promuovono, all'interno dei piani triennali dell'offerta formativa e in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale di cui al comma 56.
58. Il Piano nazionale per la scuola digitale persegue i seguenti obiettivi:
a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel rispetto dell'obiettivo di cui al comma 7, lettera h);
b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;
e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f) potenziamento delle infrastrutture di rete, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;
g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.
59. Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle attività di cui al comma 57. Ai docenti può essere affiancato un insegnante tecnico-pratico. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
comma 124 (formazione in servizio docenti):
124.Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.
Argomenti individuati dal Collegio docenti in relazione al RAV:
1) Sicurezza informatica;
2) Competenze linguistiche;
3) Dinamiche relazionali e ambienti di apprendimento;
4) Personalizzazione, inclusione e didattica orientativa;
5) Metodologie didattiche innovative.
6) Aspetti gestionali e organizzativi;
7) Attività formativa obbligatoria.
8) Proposte formative CISS/T.
Si propone di organizzare le attività formative, a livello d’istituto e/o di rete di istituti con moduli di 25 ore (assimilabili ai CFU) in modo così articolato: incontri con esperti, autoaggiornamento organizzato, sperimentazione metodologico-didattica, job shadowing, documentazione e condivisione.
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I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività extrascolastiche, già in
uso nei precedenti anni scolastici, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” potranno essere
inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti:
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Ampliare i processi di continuità e orientamento tra gli ordini di scuola
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Educare alla convivenza democratica, al rispetto delle regole e leggi e al senso di responsabilità Promuovere l’educazione interculturale, quindi l’accoglienza, la solidarietà e la valorizzazioni delle diversità
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Realizzare interventi in rete con le altre scuole, con le altre istituzioni, con il privato sociale, al fine di operare in modo integrato e di valorizzare tutte le risorse (professionali, ambientali e di servizi presenti)
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Progettare percorsi curricolari ed extracurricolari finalizzato al successo scolastico, in riferimento alle capacità di ogni allievo,
sia come sostegno/recupero, sia come percorsi di conoscenza e valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno
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Agevolare il rapporto scuola-famiglia attraverso il coinvolgimento e la collaborazione.
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Adottare un’organizzazione oraria che permetta di armonizzare le proposte educative, curricolari ed extracurricolari in modo da aumentare la motivazione allo studio
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Attivare e continuare i progetti significativi, riconoscerli come parte integrante dell’offerta formativa e funzionali per raggiungere gli obiettivi generali di apprendimento
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Creare le condizioni perché il tempo scuola sia caratterizzato dallo “stare bene a scuola”
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Esprimere nuove progettualità nell’adozione di nuove metodologie nell’uso sempre più necessario e diffuso delle tecnologie
informatiche e della lingua straniera
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I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a
tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento
deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.
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Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli
obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per
rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati
su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.
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Il Piano dovrà essere predisposto a cura del collaboratore del Dirigente a ciò preposto, dal nucleo interno di valutazione,
affiancati dal Dirigente stesso e periodicamente dallo staff, entro il 15 gennaio prossimo, per essere portato all’esame del
collegio stesso nella seduta del 12 gennaio 2016, che è fin d’ora fissata a tal fine.
Il Dirigente Scolastico
Loretta Salaroli
Categoria: P.T.O.F. | Data di pubblicazione: 30/12/2015 |
Sottocategoria: Piano triennale dell'Offerta Formativa 2016-18 | Data ultima modifica: 20/01/2016 13:46:08 |
Permalink: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico | Tag: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico |
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