VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, DELLE COMPETENZE E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
L’apprendimento è un processo complesso che si realizza nel tempo, investe la sfera cognitiva, metacognitiva e socio - affettiva del ragazzo. E’ influenzato dalla personalità del soggetto che apprende, dal contesto socio-culturale di apprendimento, dalle strategie didattiche e organizzative messe in campo dagli insegnanti. |
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La valutazione è una dimensione costantemente attiva che precede, accompagna e segue i processi curricolari.
E’ un percorso globale che tiene conto sia dei progressi compiuti nell’area cognitiva, sia dei processi di maturazione e di socializzazione dell’alunno.
E’ un processo che osserva il presente frutto di una storia e viatico per il futuro.
E’ volta alla verifica della capacità di ognuno di servirsi delle conoscenze e delle abilità, anche in un’ottica trasversale, per affrontare i compiti e le sfide della vita.
Assume una funzione formativa di accompagnamento del processo educativo – didattico.
E’ rivolta al superamento dell’orizzonte strettamente scolastico.
Aiuta l’alunno a comprendere le mete, anche minime, raggiunte, al fine di valorizzare le proprie risorse, le motivazioni e a costruire un concetto realistico e positivo di sé.
Promuove nell’allievo la capacità di autovalutazione.
Ha una funzione orientativa.
La valutazione richiede:
- lucidità nelle osservazioni;
- rigore nell’impostazione delle verifiche;
- analiticità e sinteticità;
- comprensione nei confronti della persona;
- collegialità.
Perché si valuta:
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per raccogliere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento e per modificarlo se necessario;
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per controllare l’adeguatezza delle metodologie e delle tecniche utilizzate;
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per accertare il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento;
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per orientare l’alunno verso la consapevolezza di sé e del suo futuro scolastico.
Come si valuta:
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raccogliendo dati sull’alunno attraverso i colloqui con i docenti della scuola di provenienza;
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leggendo il curriculum scolastico dell’alunno;
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utilizzando osservazioni sistematiche, periodiche e oggettive;
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effettuando confronti fra i diversi livelli di crescita al fine di individuare, per il singolo e per l’intero gruppo classe, eventuali difficoltà e di programmare interventi idonei conseguenti;
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definendo criteri di verifica;
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usando varie tipologie di prove che considerino i diversi stili di apprendimento;
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collegando la valutazione a quanto effettivamente insegnato;
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distinguendo: - la valutazione come misurazione oggettiva, frutto di osservazioni sistematiche delle conoscenze, delle abilità e delle competenze (semplice misurazione dei risultati delle verifiche)
- la valutazione come processo globale che tiene conto:
a) dei livelli di partenza dell’alunno,
b) dei reali progressi in campo cognitivo e affettivo,
c) della socializzazione
d) del grado di maturazione
e) del contesto socio – culturale in cui l’alunno vive
f) dei risultati raggiunti
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chiarendo agli alunni gli obiettivi da raggiungere.
Quando si valuta
La valutazione, come l’apprendimento, è un percorso che si compie nel tempo e in diversi momenti. Distinguiamo
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la valutazione iniziale o diagnostica: per rilevare le conoscenze, abilità e competenze degli allievi, specie nelle prime classi, e poter avviare il curricolo;
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la valutazione in itinere o formativa: per valutare gli apprendimenti durante e al termine di ogni attività finalizzata al raggiungimento di uno o più obiettivi, attraverso varie modalità di verifica; per controllare l’andamento di una proposta didattica e determinarne ulteriori modifiche e adattamenti;
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la valutazione finale o sommativa, per evidenziare i progressi ottenuti rispetto il livello di partenza, gli interessi manifestati e le attitudini promosse, nonché le eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno dalle mete comuni, al fine di progettare nuove azioni da intraprendere. E’ mirata a riunire un insieme di dati sull’andamento complessivo del curricolo.
Cosa si valuta:
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rispondenza dell’alunno alle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti dal docente, dai docenti contitolari della classe o dal Consiglio di classe;
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apprendimenti (conoscenze e abilità) e competenze controllabili in ogni alunno, in rapporto alla situazione di partenza;
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capacità di recupero dell’alunno e progressi compiuti;
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comportamento: partecipazione, interesse, impegno e rispetto delle regole.
Strumenti per la valutazione
L’osservazione è lo strumento privilegiato per la verifica nei tre ordini di scuola: dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Nella scuola dell’infanzia l’osservazione, condotta in maniera sistematica e condivisa dal team docente, risulta fondamentale per adeguare il curricolo ai bisogni formativi e alle capacità dei singoli alunni.
Nelle scuole primaria e secondaria di I ° grado si affiancano altri strumenti di verifica che integrano l’osservazione diretta:
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osservazioni sistematiche e oggettive e lettura del curriculum scolastico;
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prove orali, colloqui, dialoghi e discussioni;
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prove scritte soggettive o oggettive predisposte dall’insegnante o standardizzate, finalizzate a verificare il raggiungimento di obiettivi specifici, intermedi e finali;
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prove pratiche;
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lavori di gruppo;
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attività individuali in classe;
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prove nazionali INVALSI
I risultati delle verifiche vengono comunicati alle famiglie, allo scopo di coinvolgerle nell’esperienza educativa e informare sui processi di apprendimento dell’alunno.
Le singole verifiche consentono :
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di misurare la quantità e la qualità delle competenze raggiunte da ogni alunno;
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di valutare la validità del metodo utilizzato.
Nel primo ciclo di istruzione le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di I grado, accompagnate anche da valutazioni in decimi.
MODALITA’ OPERATIVE PER LA VALUTAZIONE
- la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze, nella scuola primaria e in quella secondaria di primo grado, sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nel documento di valutazione.
In particolare nella scuola primaria le valutazioni sono accompagnate da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno;
- l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto legge.
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni con:
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frequenza delle lezioni con 3/4 delle presenze (salvo motivate deroghe in casi eccezionali)
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voto non inferiore a 6 decimi in ogni disciplina
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voto non inferiore a 6 decimi nel comportamento.
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La valutazione del comportamento dell’alunno, nella scuola primaria, viene espressa dal docente o dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio sintetico formulato secondo le modalità deliberate dal collegio docenti e riportate nel P.O.F. (vedi allegati);
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la valutazione del comportamento dell’alunno nella scuola secondaria di primo grado è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi espressi collegialmente dai docenti del Consiglio di classe.
Il comportamento degli alunni durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle scuole, viene valutato in sede di scrutinio intermedio e finale, nella scuola primaria, dal docente o dai docenti contitolari della classe, nella scuola secondaria, dai docenti del consiglio di classe,.
La votazione sul comportamento degli studenti concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo.
I docenti della Scuola Primaria concordano le modalità di valutazione in itinere, che possono essere espresse con voto in decimi, con giudizio sintetico o con un simbolo.
Qualunque sia la modalità prescelta, ciascun insegnante si fa garante dei principi di coerenza e trasparenza della valutazione adottata nei confronti degli alunni e dei genitori.
Le valutazioni quadrimestrali intermedie e finali vengono sempre espresse con voti in decimi, come richiesto dalla legge.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO del primo ciclo dell’istruzione
Ammissione all’esame
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Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di istruzione gli alunni devono aver conseguito la valutazione di almeno sei decimi nel comportamento e in ciascuna disciplina o gruppo di discipline di studio.
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Il consiglio di classe, con decisione assunta a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno.
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Il Consiglio di classe formula un giudizio di idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all’esame medesimo.
Giudizio di idoneità
Il Consiglio di classe definisce un giudizio di idoneità (o ammissione) espresso in decimi per ciascun alunno, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola secondaria di primo grado.
Alla valutazione conclusiva dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, l’esito della prova scritta nazionale INVALSI e il giudizio di idoneità.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DELLO STUDENTE
Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
VOTI E INDICATORI PER LE DISCIPLINE
Voto 10
Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli ed elaborarli autonomamente.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di avere acquisito pienamente le competenze previste, di possedere una completa e personale conoscenza degli argomenti, un corretto uso dei linguaggi specifici ed una sicura padronanza degli strumenti.
Voto 9
Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi, con una buona capacità di elaborazione delle conoscenze.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di avere acquisito le competenze richieste, di possedere una conoscenza completa degli argomenti, di usare in modo corretto i linguaggi specifici e gli strumenti.
Voto 8
Corrisponde al sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di elaborazione delle conoscenze in genere autonoma.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di avere acquisito in gran parte le competenze richieste, di possedere una conoscenza degli argomenti in genere completa e di usare, in modo quasi sempre corretto, i linguaggi specifici e gli strumenti.
Voto 7
Corrisponde ad un raggiungimento degli obiettivi non del tutto completo e ad una capacità di elaborazione delle conoscenze non sempre sicura.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di avere acquisito in parte le competenze previste, di possedere una conoscenza degli argomenti non completa e/o ancora incertezze nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
Voto 6
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi minimi.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di avere acquisito un grado minimo di competenze, di possedere una conoscenza degli argomenti superficiale con incertezze nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
Voto 5
Corrisponde a un non completo raggiungimento degli obiettivi minimi.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di non avere acquisito le competenze richieste, di possedere limitate o non adeguate conoscenze, con difficoltà nell’ uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
Voto 4
Corrisponde al raggiungimento parziale di alcuni obiettivi minimi.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di non avere acquisito le competenze richieste, di possedere frammentarie e/o non adeguate conoscenze, con limitato uso dei linguaggi specifici e degli strumenti, nonostante gli interventi individualizzati.
- Corrisponde altresì al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi.
Sarà attribuito anche agli alunni che dimostrino di non avere acquisito le competenze richieste, di non possedere conoscenze degli argomenti e di non saper usare linguaggi specifici degli strumenti.
Il voto 3, nella scuola secondaria di I grado può essere utilizzato solo per le verifiche svolte nel corso del quadrimestre, ma non nelle valutazioni intermedie o finali e non può nemmeno essere riportato sul documento di valutazione.
VALUTAZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE
La valutazione dell’educazione alla cittadinanza compete all’insegnante o agli insegnanti dell’area storico – geografica e viene inclusa nella valutazione della storia.
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DELL’ORA DI APPROFONDIMENTO
(solo per la scuola secondaria di I grado)
La valutazione delle attività dell’ora di approfondimento compete all’insegnante che le svolge, viene effettuata secondo i criteri comuni adottati e inserita all’interno delle discipline concordate.
VALUTAZIONE DELLA RELIGIONE CATTOLICA
e dell’attività alternativa alla religione cattolica
- La valutazione della religione cattolica viene espressa mediante una speciale nota da allegare al documento di valutazione riguardante l’interesse dell’alunno e il profitto che ne ritrae, con conseguente esclusione del voto in decimi
- I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica del I° e del II° ciclo partecipano alla valutazione periodica e finale solo per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Essi concorrono quindi alla determinazione del voto del comportamento e all’ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
GIUDIZI E INDICATORI
OTTIMO
Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli ed elaborarli autonomamente. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una completa e personale conoscenza degli argomenti, un corretto uso dei linguaggi specifici, una sicura padronanza degli strumenti e di partecipare con vivo e continuo interesse.
DISTINTO
Corrisponde al completo raggiungimento degli obiettivi con capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una quasi completa conoscenza degli argomenti, di avvicinarsi all’uso corretto dei linguaggi specifici e degli strumenti e di avere un costante livello di interesse e partecipazione.
BUONO
Corrisponde al parziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze non del tutto autonoma. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza degli argomenti abbastanza completa ma con qualche incertezza nell’uso dei linguaggi specifici e di avere un discreto livello di interesse e partecipazione.
SUFFICIENTE
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi essenziali. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una minima conoscenza degli argomenti richiesti con incertezze nell’uso dei linguaggi specifici e di avere un interesse superficiale e/o discontinuo.
NON SUFFICIENTE
Corrisponde al mancato raggiungimento degli obiettivi essenziali. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di non aver acquisito le minime conoscenze degli argomenti e di incontrare difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti, di non partecipare e di non avere un adeguato interesse.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELLO STUDENTE
Scuola primaria
GIUDIZI E INDICATORI
- Ogni insegnante concorre a formulare la valutazione del comportamento dell’alunno.
- Il singolo docente riporta la proposta del giudizio sintetico sul proprio registro personale, considerando l’interesse, la partecipazione,l’impegno * e la relazione con gli altri**, dimostrati dall’alunno.
- In sede di scrutinio tutti i docenti decidono collegialmente il giudizio sintetico da riportare sul documento di valutazione.
-Tale giudizio viene scelto tenendo conto degli indicatori di seguito precisati e concorre alla formulazione del GIUDIZIO ANALITICO SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE.
OTTIMO: interesse e partecipazione attivi e produttivi. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri nel pieno rispetto delle regole. Impegno serio e responsabile.
DISTINTO: interesse e partecipazione costanti. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle regole. Impegno costante.
BUONO : interesse generalmente costante e partecipazione abbastanza attiva. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri quasi sempre nel rispetto delle regole. Impegno abbastanza costante.
DISCRETO: interesse incostante e partecipazione non sempre attiva. Discontinua la disponibilità a relazionarsi con gli altri e non sempre nel rispetto delle regole. Impegno talvolta superficiale o discontinuo.
SUFFICIENTE: interesse e partecipazione spesso non adeguati. Poca disponibilità a relazionarsi con gli altri e/o difficoltà a rispettare le regole. Impegno superficiale e discontinuo.
NON SUFFICIENTE: interesse e partecipazione non adeguati. Scarsa disponibilità a relazionarsi con gli altri e difficoltà a rispettare le regole. Impegno scarso.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELLO STUDENTE
Scuola primaria
VOTI E INDICATORI
- La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre come il voto nelle discipline alla determinazione della media complessiva dei voti di ogni situazione in tutti i casi previsti dalla norma .
- Pertanto ogni insegnante riporta la proposta del voto sul proprio registro personale, considerando l’interesse, la partecipazione, l’ impegno * e la relazione con gli altri **, dimostrati dall’alunno.
- In sede di scrutinio tutti i docenti decidono collegialmente il voto per il comportamento dell’alunno da riportare sul documento di valutazione quadrimestrale .
VOTO 10: interesse e partecipazione attivi e produttivi. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri nel pieno rispetto delle regole. Impegno serio e responsabile.
VOTO 9: interesse e partecipazione costanti. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle regole. Impegno puntuale.
VOTO 8 : interesse e partecipazione generalmente costanti. Disponibilità a collaborare e a relazionarsi con gli altri quasi sempre nel rispetto delle regole. Impegno regolare/costante.
VOTO 7 : interesse partecipazione discontinui. Accettabile la disponibilità a relazionarsi con gli altri, anche se non sempre nel rispetto delle regole. Impegno talvolta superficiale.
VOTO 6: interesse e partecipazione non sempre adeguati. Poca disponibilità a relazionarsi con gli altri e/o fatica a rispettare le regole. Impegno discontinuo. Numerose assenze.
VOTO 5: gravi mancanze nel rispetto delle regole o reiterati comportamenti negativi nei confronti dell’altro e dell’ambiente scolastico che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari ai sensi dell’art. 7 c. 2 del DPR n.122 del 22.06.2009.
* Impegno: puntualità nell’esecuzione dei compiti e continuità nel lavoro in classe
**Relazione con gli altri: rispetto dei compagni, degli insegnanti e delle regole della vita comunitaria
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Nel giudizio relativo a un voto è possibile cambiare la voce di uno solo degli indicatori proposti scegliendola da un livello immediatamente inferiore o superiore a quello considerato (in questo modo il voto non cambia).
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Se si cambiano le voci relative a due indicatori, cambia anche il voto.
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Se si sceglie una voce di due livelli superiori o due inferiori bisogna fare attenzione che ci sia corrispondenza fra il giudizio tracciato e il voto proposto.
Il voto del comportamento rappresenta una sintesi dei diversi indicatori, concordata tra i docenti
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato P.E.I. ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità comuni previste. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI con difficoltà specifiche di apprendimento D.S.A.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate, la valutazione (e la verifica) degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni e degli obiettivi indicati nei relativi Piani Didattici Personalizzati.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
“I minori di cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani”.
Nel caso specifico dell’ inserimento di un alunno non italofono, per cui non è possibile esprimere la valutazione in una o più discipline, il Collegio dei docenti, ritiene che la modalità di valutazione possa essere più flessibile e adatta a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione dell’alunno straniero, utilizzando le modalità qui di seguito proposte.
CASO A: Alunno per il quale non è possibile esprimere una valutazione
In questi casi, sul documento di valutazione, si può prevedere la sospensione della valutazione in alcune materie per il primo quadrimestre, considerando gli elementi specifici e di contesto che giustificano la continuazione di un percorso che si può sviluppare su più anni e che può coinvolgere altri attori della scuola.
Pertanto nel documento di valutazione si ricorre alla dicitura “n c” (non classificabile) e si informa la famiglia della decisione dei docenti, attraverso una comunicazione scritta da allegare al documento di valutazione quadrimestrale.
In questa comunicazione sarà riportata la frase seguente:
“La valutazione di una/più disciplina/e risulta sospesa poiché l’alunno .. ha avviato un percorso di studio della lingua italiana”.
- Se nel corso dell’anno scolastico viene svolta una programmazione individualizzata per l’alunno, che prevede anche una valutazione specifica, si provvederà successivamente nel secondo quadrimestre, a informarne la famiglia.
(La valutazione individuale per gli alunni stranieri si riferisce specificatamente agli alunni inseriti in corso d'anno e pertanto non in possesso di un' adeguata conoscenza della lingua italiana).
CASO B: Alunno per il quale può essere espressa una valutazione
Nel caso di un alunno straniero per il quale può essere espressa la valutazione, si utilizzano i voti e i criteri comuni a tutti.
- Se nel corso dell’anno scolastico è stata svolta una programmazione individualizzata per l’alunno, che prevede anche una valutazione specifica, si provvede a informare la famiglia mediante una comunicazione scritta da allegare al documento di valutazione quadrimestrale. In questa comunicazione sarà riportata la frase seguente:
“La valutazione si riferisce agli obiettivi del Piano di studio personalizzato per alunni migranti”.
GIUDIZIO ANALITICO FINALE (solo per la primaria)
CASO A:
Non potendo conoscere l’alunno si consiglia di utilizzare la seguente indicazione:
“L’alunno/a, in alcune discipline, sta avviando / ha avviato un percorso che gli/le potrà consentire il raggiungimento di conoscenze e competenze specifiche”.
CASO B :
Per la stesura del giudizio analitico finale, dove è possibile, si può ricorrere ad alcuni degli indicatori utilizzati per il giudizio di tutti gli altri alunni .
Dove non è possibile si può riportare la frase: “Ha conseguito solo alcune conoscenze e abilità.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE
1. Per gli alunni che frequentano per periodi di tempo rilevanti corsi di istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono i relativi insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo individualizzato attuato dai predetti alunni, ai fini della valutazione periodica e finale.
2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi suddetti abbia una durata prevalente rispetto a quella in classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, a quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede quando l’alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse.
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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
La scuola, come sistema organizzato,
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è tenuta a riflettere sulla qualità del servizio erogato tramite l’autovalutazione con la quale esprime un giudizio complessivo sull’attuazione del progetto educativo e sui relativi esiti
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in pratica essa costituisce un’analisi della situazione per predisporre eventuali interventi migliorativi per il successivo anno scolastico.
I progetti e le attività contenute nel POF vengono monitorati e valutati dai docenti referenti durante lo svolgimento e al termine degli stessi.
Successivamente i dati raccolti vengono presentati al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto.
Anche i genitori sono chiamati ad esprimere un parere sui servizi offerti.
Come strumento di rilevazione è utilizzato un questionario on-line (anonimo e facoltativo) che le famiglie possono compilare al termine dell’anno scolastico.
Categoria: P.T.O.F. | Data di pubblicazione: 06/07/2015 |
Sottocategoria: A.S. 2014/2015 | Data ultima modifica: 06/07/2015 |
Permalink: Allegati al POF: valutazione | Tag: Allegati al POF: valutazione |
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