Allegati al POF: inclusivitą

 INCLUSIVITA'

LINEE GUIDA E ATTIVITA’ PER L’ INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ALLIEVI

 

Il termine integrazione presuppone un processo di “inter-azione”, di “azione tra” più soggetti, in cui ciascuno è importante per l’altro ed è capace di concorrere alla visione/costruzione della realtà secondo forme nuove e, soprattutto, unitarie e di tipo sistematico.

 

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

(Dal Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri - Metodologie e linee guida a.s. 2008/11 A cura del Centro per le Famiglie – Settore Scuole Servizio Infanzia del Comune di Imola)

 

AZIONE A: accoglienza, integrazione

 

  • Attività svolte in classe, a classi aperte o a piccolo gruppo, per favorire la socializzazione dei bambini stranieri nell’ambito scolastico;

  • Contatti con famiglie, operatori dei Centri di Accoglienza, Enti Locali e Territorio, per favorire un primo orientamento nel nuovo tessuto sociale;

  • Approccio umanistico – affettivo per favorire un positivo inizio della nuova esperienza scolastica.

  • Cicli di interventi di educazione interculturale nelle classi per affrontare le seguenti problematiche sociali e culturali:

  • Diversità tra i livelli culturali di partenza degli studenti.

  • Presenza nel territorio di famiglie con modelli di vita legati alla zona di provenienza.

  • Difficoltà di comunicazione.

 

METODOLOGIA

  • Percorsi didattici, anche in forma ludica per la scuola dell’infanzia e per le prime classi della scuola primaria, riguardanti culture diverse.

  • Laboratori interculturali.

  • L’intervento dell’operatore, deve essere in stretto rapporto con le richieste e le esigenze evidenziate dal Consiglio di Intersezione o di Classe.

 

AZIONE B: alfabetizzazione

 

  • Attività di primo soccorso linguistico: interventi di mediatori culturali per una prima conoscenza e interazione;

  • Attività di primissima alfabetizzazione volte all’acquisizione della strumentalità comunicativa di base;

  • Interventi individualizzati di mediatori linguistici / alfabetizzatori / docenti, per favorire l’apprendimento della lingua per la comunicazione orale e scritta;

  • Interventi di seconda alfabetizzazione prevalentemente in classe, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, la comprensione di testi di studio e per agevolare il raggiungimento di un sufficiente livello di competenze disciplinari;

  • In alcuni casi, la predisposizione di un progetto personalizzato, per favorire il consolidamento delle conoscenze.

 

METODOLOGIA

Azioni individualizzate e/o a piccolo gruppo.

Attività di cooperative learning, svolte in classe, a classi aperte o a piccolo gruppo, volte ad ampliare la competenza linguistica.

 

La commissione stranieri collabora per una opportuna suddivisione degli studenti stranieri all’interno delle singole classi.

Per quanto riguarda la valutazione, si fa riferimento alle linee guida contenute nel documento elaborato dalla Commissione.

Tutto ciò deve garantire il valore della reciprocità, attraverso il quale si crea una nuova cultura che unisce e accomuna, a partire dal rispetto delle differenze.

 

 

ALUNNI CON SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI DSA
(DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO)

 

In ottemperanza al disegno di legge 170 del 2010 e al DM 12/07/2011 per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia), segnalati con diagnosi specialistica, verranno adottate disposizioni previste per legge, l’IC6 si impegna a rendere operative le disposizioni previste dalla normativa vigente e a seguire le linee guida per l’applicazione della legge 170/2010.

Saranno gli insegnanti della classe ad attivarsi per rispondere ai loro bisogni.

A livello d’Istituto sono attivi:

  • Presa in carico dell’alunno

  • Redazione, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado, del PDP piano didattico personalizzato, secondo quanto previsto dalla legge170/2010, con l’indicazione degli strumenti dispensativi e compensativi adottati per l’alunno

  • Adeguamento tempi alle prove di verifica scritta (compresi quelle dell’Invalsi e quelle dell’esame di stato di licenza media)

  • Utilizzo del mezzo informatico in classe

  • Spiegazioni con l’utilizzo di mappe concettuali quando servono

  • Previsione dell’adozione libri di testo in formato digitale (Bibliaid Bologna), quando concordata l’utilità

  • Partecipazione a iniziative del territorio ( es. Sportello di consulenza psicoeducativa) offerto a scuole e famiglie

  • Partecipazione al Gruppo di coordinamento per i DSA del Nuovo Circondario Imolese (CISST) per formazione e organizzazione

  • Utilizzo in aula della lavagna interattiva multimediale LIM

 

Per questo anno scolastico è stato attivato in collaborazione con un'equipe specialistica un PROGETTO SPERIMENTALE PER INTERVENTI SU ALUNNI DSA rivolto a tutti gli alunni con segnalazione dell’Istituto, ai loro genitori ed ai docenti delle classi.

 

Questo progetto, nasce dalla necessità di sperimentare strumenti compensativi per rendere autonomi gli alunni nel lavoro scolastico ed extra-scolastico, attraverso laboratori mirati alla consapevolezza nell’utilizzo di software didattici che rendano lo studio, a scuola e a casa, attivo e produttivo.

 

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

 

L'integrazione degli alunni diversamente abili nella scuola pubblica (regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992 n. 104, specialmente dagli articoli da 12 a 16 e da provvedimenti attuativi emanati dallo Stato e dalle Regioni) ha come presupposto fondamentale un adeguato livello di consapevolezza, disponibilità e collaborazione tra tutte le persone in vario modo coinvolte in tale processo.

Il percorso individuale d’apprendimento e di socializzazione ha lo scopo di promuovere l'autonomia personale e l'acquisizione di competenze ed abilità espressive, logiche e comunicative.

Tale percorso deve avvenire attraverso la stretta collaborazione tra la scuola, comunità educante, e le istituzioni extrascolastiche, affinché si possa avere una visione unitaria e complessiva degli interventi didattici, educativi e riabilitativi che coinvolgono un determinato soggetto.

 

Persone coinvolte nel processo d’integrazione.

 

Le persone coinvolte nel processo d’integrazione sono: il dirigente scolastico, l'alunno in situazione di handicap, la famiglia, l'insegnante di sostegno, gli insegnanti curricolari della classe e di altre classi, i compagni di classe o di scuola organizzati in gruppi d’apprendimento cooperativo o in rapporto di tutoring, gli operatori dei servizi sociali e sanitari, gli assistenti, i collaboratori scolastici, il personale volontario.

 

L'attività di sostegno

 

Le modalità di svolgimento dell'attività di sostegno sono definite dal team nell'ambito della progettazione didattico-educativa.

Tutti gli insegnanti sono corresponsabili rispetto alla realizzazione del piano educativo individualizzato, in un'ottica di collaborazione che deriva dalla responsabilità professionale.

 

L'insegnante di sostegno contribuisce alla stesura del P.E.I.; è corresponsabile della conduzione della classe e partecipa alle attività didattiche programmate dai docenti del team, progetta e svolge insieme ai colleghi disciplinari le attività individualizzate.

 

I docenti di classe hanno in affidamento l'alunno diversamente abile al pari d’ogni altro alunno della classe; collaborano e concorrono all’attuazione del percorso formativo del suddetto alunno e lo gestiscono anche in assenza dell'insegnante di sostegno e del personale specializzato; sensibilizzano i compagni sulla presenza in classe di un alunno in situazione di handicap.

Tutti gli insegnanti della classe si attivano per rendere il loro orario e il loro lavoro per quanto possibile flessibile, in modo da adeguarlo alle esigenze di tutti gli alunni ( attività di gruppo, attività di tutoring, attività varie) e, in particolar modo, di quelli in difficoltà.

 

Gli operatori di servizi e il personale volontario collaborano con i docenti, secondo un orario da concordare con gli stessi e ciascuno in base alle proprie specifiche competenze.

 

I collaboratori scolastici intervengono, qualora sia necessario, offrendo assistenza e aiuto nel rispetto delle mansioni loro attribuite.

 

Obiettivi del percorso didattico

 

Nella stesura della programmazione individualizzata si elaborerà un percorso di lavoro che risulti funzionale agli effettivi bisogni dell'alunno ed idoneo alle sue abilità e potenzialità.

L'intervento di sostegno mirerà al perseguimento di obiettivi individualizzati sia a livello educativo sia a livello didattico.

A tal fine il docente specializzato, in stretta collaborazione con i docenti curricolari, organizzerà il proprio lavoro tenendo costantemente presente l'importanza di :

  • favorire atteggiamenti di piena accettazione dell'alunno per consentirgli di compiere un graduale passaggio ad un impegno operativo attivo e positivo;

  • proporre attività che contemplino interventi individualizzati e lavori di gruppo nel quale sia evitato il confronto negativo con gli altri compagni, in modo che l'alunno in difficoltà possa acquistare graduale fiducia nelle proprie capacità, operando in maniera produttiva con gli altri;

  • creare attività di classi aperte, in cui sia possibile inserire gli alunni in difficoltà;

  • agevolare l'acquisizione degli apprendimenti mediante attività da svolgere con l'ausilio di materiale strutturato di varia natura;

  • utilizzare, quando possibile, una metodologia di intervento multimediale per realizzare gli obiettivi didattici ed educativi attraverso tutti i canali sensoriali.

 

LINEE GUIDA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

In ottemperanza al disegno di legge 170 del 2010 e al D.M. 12/07/2011 per gli alunni con disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia),certificati da diagnosi specialistica, verranno adottate disposizioni previste per legge.

Saranno gli insegnanti delle classi ad attivarsi per rispondere ai loro bisogni.

 

GESTIONE DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA: I GRUPPI DI LAVORO.

Alla gestione del percorso di integrazione scolastica delle persone diversamente abili notificate dall’AUSL, provvedono i seguenti gruppi:

 

gruppi di lavoro di Istituzione Scolastica / GLIS (di Circolo, di Istituto, dei Servizi per l’infanzia comunali e paritari, di Istituto paritario) è istituito a norma dell’art.15, comma 2, legge 104/92, con il compito di rilevare i bisogni assistenziali ed educativi degli alunni certificati e di promuovere e coordinare progetti e azioni appropriati per l’integrazione scolastico/formativa.

 

Il Gruppo di lavoro, costituito e nominato per un triennio, è composto da:

  • il Dirigente scolastico, che lo presiede;

  • un rappresentante dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile, Psicologia e Riabilitazione dell’età evolutiva dell’Ausl (NPEE);

  • un rappresentante del Consorzio Servizi Sociali, se competente;

  • un rappresentante del Centro di Formazione Professionale, se vi opera;

  • due rappresentanti dei docenti, di cui uno specializzato;

  • un rappresentante dei genitori degli alunni diversamente abili o un rappresentante delle loro Associazioni;

  • un rappresentante dell’Ente locale competente;

  • un rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio di Circolo/Istituto/Comitato di Gestione, limitatamente ai compiti di promozione e coordinamento dei progetti;

  • un rappresentante degli studenti (per gli Istituti Superiori), limitatamente ai compiti di promozione e coordinamento dei progetti.

 

Il Gruppo si riunisce, di norma, tre volte l’anno per l’espletamento dei compiti di cui all’art.13 dell’Accordo Provinciale:

  • la prima volta entro il 15 aprile precedente l’avvio dell’anno scolastico per la quantificazione degli alunni certificati e l’accertamento del fabbisogno di interventi assistenziali e/o educativi da inoltrare agli Enti competenti;

  • la seconda volta nella prima parte dell’anno scolastico, a scelta dei Dirigenti scolastici;

  • la terza volta entro il termine dell’anno scolastico per una verifica dell’andamento degli interventi programmati.

     

    LA SCUOLA OSPEDALIERA E L’ISTRUZIONE DOMICILIARE

 

La scuola in ospedale, riconosciuta legislativamente ormai da anni, ha lo scopo di garantire ai ragazzi ricoverati il diritto allo studio e il supporto emotivo-cognitivo adeguato.

La scuola ospedaliera dell’I.C. n.6 d’Imola opera presso la struttura di Montecatone Rehabilitation Institute e accoglie ragazzi provenienti da tutte le regioni italiane.

 

Il servizio d’istruzione domiciliare viene attivato, invece, per gli studenti dell’Istituto impediti alla frequenza scolastica per motivi di salute, ed è finalizzato ad assicurare il diritto alla studio e il reinserimento dell'alunno nella classe di appartenenza.


Categoria: P.T.O.F.Data di pubblicazione: 06/07/2015
Sottocategoria: A.S. 2014/2015Data ultima modifica: 06/07/2015
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